Trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche per il deficit di adesione leucocitaria
Il deficit di adesione leucocitaria è un raro disturbo immunitario primario causato da difetti della molecola CD18 beta-integrina nelle cellule immunitarie.
La condizione in genere si manifesta nella prima infanzia ed è caratterizzata da infezione profonda dei tessuti, leucocitosi con diminuita formazione di pus e ritardo nella rimarginazione delle ferite.
Il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche offre la possibilità di una terapia curativa e, dato il numero limitato di pazienti in ogni singolo Centro, un gruppo di Ricercatori ha condotto uno studio sulle esperienze di trapianto in 14 Centri nel mondo.
È stato analizzato in maniera retrospettiva il decorso di 36 bambini con una diagnosi confermata di deficit di adesione leucocitaria sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche tra il 1993 e il 2007.
I dati sono stati raccolti dai registri della European Society for Immunodeficiencies / European Group for Blood and Marrow Transplantation e dal Center for International Blood and Marrow Transplant Research.
A un follow-up mediano di 62 mesi ( esteso fino a 14 anni ), il tasso di sopravvivenza generale è stato del 75%.
Regimi di condizionamento mieloablativi sono stati utilizzati in 28 pazienti e i regimi di condizionamento di ridotta intensità in 8 pazienti, senza decessi nei 2 sottogruppi.
I tassi di sopravvivenza dopo trapianto da familiare compatibile o da donatore non-imparentato sono risultati simili, con 11 su 14 pazienti con trapianto da familiare e 12 su 14 con trapianto da donatore non-imparentato sopravvissuti; la mortalità è risultata superiore dopo trapianti aploidentici ( 4 bambini su 8 sono deceduti ).
Ventisette bambini che hanno ricevuto il trapianto sono sopravissuti, con accettazione completa del donatore in 17 casi, chimerismo misto in 7 casi e chimerismo ristretto alle cellule mononucleari in altri 3 casi.
In conclusione, il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche offre benefici a lungo termine nel deficit di adesione leucocitaria e dovrebbe essere preso in considerazione come opzione terapeutica precoce in caso di disponibilità di una donazione di cellule staminali HLA-compatibili.
Il condizionamento a ridotta intensità è risultato particolarmente sicuro e il chimerismo misto sembra sufficiente a prevenire sintomi significativi, benchè per questi pazienti sia necessario un attento monitoraggio a lungo termine. ( Xagena2009 )
Qasim W et al, Pediatrics 2009;123: 836-840
Pedia2009 Emo2009
Indietro
Altri articoli
Chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche nei pazienti anziani e in buone condizioni con linfoma primario diffuso del sistema nervoso centrale a grandi cellule B: studio MARTA
I trattamenti disponibili per i pazienti più anziani affetti da linfoma diffuso primario del sistema nervoso centrale a grandi cellule...
Tabelecleucel per pazienti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o di organi solidi con malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus EBV dopo fallimento di Rituximab con o senza chemioterapia: studio AL
La sopravvivenza nella malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr ( EBV ) dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche...
I marcatori di malattia residua misurabili specifici per il paziente predicono l’esito nei pazienti con sindrome mielodisplastica e malattie correlate dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche
La recidiva clinica rappresenta la principale minaccia per i pazienti con sindrome mielodisplastica ( MDS ) sottoposti a trapianto di...
Trecondi a base di Ttreosulfan come trattamento di condizionamento prima del trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Trecondi, il cui principio attivo è Treosulfan, è un medicinale somministrato ai pazienti prima di un trapianto di midollo osseo...
La sospensione anticipata degli inibitori della calcineurina è fattibile dopo il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche: studio ANZHIT 1
Il trapianto di cellule staminali ematopoietiche aploidentiche ( aplo-HSCT ) utilizzando Ciclofosfamide post-trapianto ( PTCy ) è appropriato per coloro...
Prevymis a base di Letermovir per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus negli adulti sottoposti a trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche o a trapianto di rene
Prevymis, il cui principio attivo è Letermovir, è un medicinale antivirale utilizzato per la prevenzione della malattia causata da citomegalovirus...
Esiti a lungo termine nel linfoma primitivo del sistema nervoso centrale dopo Rituximab, Metotrexato, Vincristina e Procarbazina e chemioterapia ad alte dosi con trapianto autologo di cellule staminali ematopoietiche
Il linfoma primitivo del sistema nervoso centrale ( PCNSL ), una rara neoplasia maligna del sistema nervoso centrale, viene solitamente...
Pembrolizumab per il trattamento della recidiva della malattia dopo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche
Un effetto del trapianto contro il tumore ( GVT ) fallito è un meccanismo comune di recidiva dopo il trapianto...
Impatto di TP53 sull'esito dei pazienti con mielofibrosi sottoposti a trapianto di cellule staminali ematopoietiche
Le mutazioni di TP53 ( TP53 MT ) sono state associate a esiti sfavorevoli in varie neoplasie ematologiche, ma non...
Normalizzazione dell'emodinamica cerebrale dopo trapianto di cellule staminali ematopoietiche nei bambini con anemia falciforme
I bambini con anemia falciforme ( SCD ) mostrano stress emodinamico cerebrale e sono ad alto rischio di ictus. Si...